MUSICA/LA RECENSIONE : “Echolocation” di Michele di Toro (Protosound Polyproject)

Michele-Di-Toro

Musicista di studi classici, con una passione ben evidente e spiccata per il jazz, Michele di Toro è un pianista raffinato e forbito, ma mai di maniera o distaccato nelle sue esecuzioni. Come  evidenziato da questo suo ultimo e assai pregevole “Echolocation”. Il  suo è un pianismo caldo, appassionato che flirta volentieri con la melodia e che compie percorsi sonori ampi e spaziosi dove nulla è previsto e gli approdi possibili sono tanti e variegati. Un caleidoscopio di umori e di colori, tra vellutata malinconia, accenti fantastici ed improvvisi e coinvolgenti cambi di passo e di ritmo che aggiungono ritmo e vivacità ad un suono in ogni caso sempre molto emotivamente coinvolto e comunicativo. Tra i titoli la splendida opening track di “La favola continua”, gli omaggi di “Prokofiev il visionario” e “Chick Corea il giocoliere” e l’assolata e contagiosa “15 luglio”. Gran bel disco, a tratti sublime.

Pasquale Bottone

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