11 maggio 2016, “Le Parole di Dante. Inedite letture televisive, 1965” presso la Biblioteca consorziale di Viterbo

Giorgio_Petrocchi

Giorgio Petrocchi, Le parole di Dante. Inedite letture televisive (1965), a cura di Francesca Petrocchi, Firenze, Franco Cesati, 2016, 110 pp. [ISBN 978-88-7667-553-9]

 

Mercoledì 11 maggio prossimo, alle ore 10,30, presso la sala conferenze della Biblioteca consorziale di Viterbo, avrà luogo la presentazione del volume a cura di Francesca Petrocchi “Le parole di Dante. Inedite letture televisive, 1965”.

La corposa premessa introduce il lettore alla scoperta di “un progetto di ampia divulgazione dell’opera [dantesca] messo a punto sul finire del 1965”. Da studioso e docente universitario quale è stato, Giorgio Petrocchi fu chiamato a collaborare con “il medium televisivo della RAI d’epoca che consentiva al sistema tradizionale della lectura esegetica della Commedia di orientarsi e irradiarsi verso il nuovo ed eterogeneo ‘pubblico’ televisivo, quasi a ideale ma innovativo prolungamento delle celebrazioni ufficiali e accademiche per il VII Centenario della nascita di Dante tenutesi in Italia e all’estero”.

Il programma prevedeva di predisporre alcuni brani scelti per le Letture dalla Divina Commedia per le quali Petrocchi era stato invitato a provvedere dal Direttore dei Programmi Culturali della RAI, Alvise Zorzi. Il proposito era quello di registrare in studio nove puntate da presentare tra il 10 febbraio e l’11 marzo 1966 seguendo un calendario stabilito dalla presenza degli attori prescelti tra i quali Arnoldo Foà, Enrico Maria Salerno e Giorgio Albertazzi.

 

Si riportano fedelmente gli sviluppi che in corso di preparazione, lentamente subiva il “copione”, così come viene definito; sottolineando efficacemente e giustamente che dietro questi risvolti, era stato eseguito un lavoro prezioso da Petrocchi. Ovvero,  “le battute dello studioso sembrano emergere da un suo discorso, a lungo meditato e pensato, sulla Commedia: […] un intenso timbro espressivo ed emotivo segno della solida familiarità stabilita con il mondo di Dante, mondo di passioni, inquietudini e tormenti dell’uomo-Dante”.

 

A illustrare il compito che con cura estrema ha svolto Francesca Petrocchi – docente ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate presso l’Ateneo della Tuscia, sono coinvolti Pasquale Picone – Dirigente scolastico ISIS “F. Orioli” di Viterbo e Paolo Procaccioli – docente di Letteratura Italiana anche egli presso l’Università degli Studi viterbese. È questo, un impegno ispirato dall’ amore di una figlia che a mano a mano ricostruisce con tenacia e pazienza un’idea del padre; che attraverso i particolari riconduce all’atmosfera  speciale di certi altri tempi italiani ormai andati.  Riflette Francesca Petrocchi: “allo stato dei fatti ancor più improponibili televisivamente parrebbero queste ‘letture’ che restano – e questo il fine del loro recupero – solo quale testimonianza della ‘inesausta fedeltà a Dante’ che Petrocchi volle nel tempo coltivare anche impegnandosi quale protagonista di un ‘programma’ televisivo programmaticamente, appunto, teso a uno sforzo di ampia divulgazione culturale”.

 

L’invito è esteso a quanti vorranno rivivere non soltanto un altissimo momento critico dell’esegesi dantesca, ma soprattutto, un’esperienza culturale presentemente attuabile grazie a una inestimabile eredità di raffinati e colti disegni. E poi  “è un libro scritto per amore”…, oggi come quando tutto ebbe inizio.

 

Barbara Bruni

 

In foto: il Prof. Giorgio Petrocchi

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