In uscita per Utet il libro sulla cuoca del Vate

dannunzio

Arriva in libreria il 12 maggio “La cuoca di d’Annunzio. I biglietti del Vate a “Suor Intingola”. Cibi, menù, desideri e inappetenze al Vittoriale”, di
edito da Utet.
A casa d’Annunzio perfino il cibo infatti “diventava fonte di piacere, di coinvolgimento emotivo, di seduzione, di bellezza”, come scrive Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, nelle prime pagine di questo libro “saporito”, ricco e composito quanto una tavola imbandita, che, con vero spirito dannunziano, può essere letto anche come un originalissimo manuale di seduzione culinaria:
Albina Becevello, la cuoca di d’Annunzio, è stata la donna che probabilmente ha vissuto per più tempo in sintonia con il Vate. Soprannominata in molti modi, tra cui “Suor Intingola” e “Suor Ghiottizia”, la “Cuoca Pingue” per oltre vent’anni è stata destinataria della riconoscenza e dell’affetto di d’Annunzio, come dimostrano le centinaia di bigliettini che lui le scrisse, pieni di richieste in rima, elogi e confidenze. Le missive sono quasi quotidiane e mettono in luce un rapporto d’intensa complicità, oltre a svelarci i gusti e le abitudini gastronomiche del poeta. D’Annunzio era solito mangiare abbondantemente e avidamente. Pretendeva l’assoluta qualità delle materie prime. Era capace di svegliare la sua cuoca anche nel bel mezzo della notte, ma era anche in grado di manifestare la sua gratitudine con laute ricompense.

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