Premio Strega, il 2017 l’anno del cambiamento

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Soffia un’aria di cambiamento al Premio Strega 2017. Il 31 marzo si conoscerà la lista dei candidati presentati, mentre non si sa ancora se la premiazione, il 6 luglio, sarà all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove nel 2016 è stato festeggiato il settantesimo anniversario, o se il premio tornerà al Ninfeo di Villa Giulia. Ma potrebbe spuntare anche una nuova location, adatta a “una serata finale nel segno della sobrietà” come la vorrebbe il nuovo presidente, Giovanni Solimine, subentrato a Tullio De Mauro, morto il 5 gennaio 2017.
Alla sua prima uscita ufficiale, il neo presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio, aveva annunciato tra i primi obiettivi anche l'”ampliamento della giuria” e non è da escludere dunque che arrivi qualche modifica alla struttura del premio che ha visto anche due nuovi ingressi nel cda, quello di Melania G. Mazzucco e Marino Sinibaldi. Tante cose sono in ebollizione nell’edizione del dopo De Mauro, che mancherà, e del quale Solimine “è onorato di raccogliere l’eredita’ ideale e progettuale” come ha spiegato alla sua nomina. La cosa che più gli stava a cuore erano i lettori e le nuove generazioni per le quali è stato creato ‘Il Premio Strega Giovani’ e il ‘Premio Strega Ragazze e Ragazzi’.
Di quest’ultimo saranno annunciati i vincitori, il 5 aprile 2017, alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna.
Intanto tra conferme degli editori e indiscrezioni spuntano alcuni nomi dei candidati che saranno presentati all’edizione 2017. Giunti punta su Marco Ferrante con ‘Gin tonic a occhi chiusi’. Mondadori quasi sicuramente, anche se non lo ha annunciato ufficialmente, su una donna: la scrittrice Teresa Ciabatti con il suo romanzo ‘La più amata’ che molti danno già anche per vincitrice. Mentre Einaudi sta ancora valutando se candidare ‘Le otto montagne’ di Paolo Cognetti o ‘L’Arminiuta’ di Donatella Di Pietrantonio, ma sembra più probabile il primo.
E il gruppo Gems vede in pole position Matteo Nucci con ‘È giusto obbedire alla notte’ (Ponte alle Grazie). Rizzoli, vincitrice l’anno scorso con ‘La scuola cattolica’ di Edoardo Albinati, dovrebbe cedere il passo come ha fatto nel 2016 Einaudi e anche Bompiani, acquisita dal gruppo Giunti, non ci sarà. Come è quasi sicuro che non parteciperà Feltrinelli e sta valutando cosa fare La Nave di Teseo. Mentre per la prima volta si presenta Laterza con ‘La stanza profonda’ di Vanni Santoni.
Quasi certa la presenza di Amazon Publishing e di Marsilio con ‘Solo se c’è la Luna’ di Silvana Grasso. Sicura quella di E/O con ‘Le cento vite di Nemesio’ di Marco Rossari.
Il numero di candidati, che negli ultimi anni si sono attestati intorno ai 27, dovrebbe essere più o meno in linea anche quest’anno. Fra questi vengono poi scelti i dodici in corsa per la cinquina. Ma non è detto che arrivi qualche sorpresa. (ansa)

 

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