“Il caso della donna che smise di mangiare”, esce il 3 marzo il libro di Paolo Crepet

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È in uscita il prossimo 3 marzo per Einaudi “Il caso della donna che smise di mangiare” di Paolo Crepet, in cui il famoso psichiatra e sociologo presenta il caso di una donna che rifiuta il cibo, il proprio corpo e ciò che il corpo nasconde a causa della paura di non essere all’altezza dell’amore di cui ciascuno di noi ha bisogno, per esistere.
La storia che il libro narra è quella della di Fausta la cui nonna paterna è morta quando lei aveva sedici anni. Portava il suo stesso nome ed è in quel nome che Fausta sente risuonare la propria condanna. Il lascito di una donna vestita sempre di nero, che non ha saputo trasmettere l’amore per la vita né alla nipote né al figlio, succube di lei e dell’insana, muta venerazione che per lei nutriva.
Dal 2004 Paolo Crepet è direttore scientifico della Scuola per Genitori, per Feltrinelli ha pubblicato “Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio” del 1993, “Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile” nel 1995, “Solitudini. Memorie d’assenza” nel 1997, e, con G. De Cataldo, “I giorni dell’ira. Storie di matricidi” l’anno seguente.
Con Einaudi Crepet ha pubblicato “Non siamo capaci di ascoltarli” nel 2001, “Voi, noi” nel 2003 e “I figli non crescono più” nel 2005, poi raccolti nel volume “La gioia di educare” ; e inoltre la raccolta di racconti “Naufragi. Storie di confine” pubblicazioni recenti sono “Un’anima divisa” del 2010, “L’autorità perduta” dell’anno successivo, “Elogio dell’amicizia” del 2012 e “Impara a essere felice”del 2013.

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