In uscita a metà gennaio il nuovo libro di Simon Levis Sullam

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In uscita a metà gennaio per Feltrinelli “I carnefici italiani, Scene dal genocidio degli ebrei 1943-1945” di Simon Levis Sullam.
A pochi giorni dal Giorno della Memoria e in un momento storico in cui molto si dibatte su integrazione e dialogo interreligioso, arriva la storia di quegli italiani di cui spesso si tende a tacere.
La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista compiono la prima, più grande retata di ebrei nella penisola dopo l’occupazione tedesca della città. Sulla base di elenchi della polizia e del censimento della popolazione di “razza ebraica” condotto a partire dal 1938, 150 uomini, donne, vecchi, bambini vengono espropriati di case e dei beni e tradotti alle locali carceri o in luoghi provvisori di prigionia. I prigionieri, di tutte le età, saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di prigionia e di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni estremamente precarie e caricati su carri bestiame e vagoni piombati dopo la consegna ai tedeschi da cui verranno condotti ad Auschwitz. Pochissimi gli ebrei superstiti dei 276 deportati da Venezia tra il dicembre 1943 e il gennaio 1945.
Simon Levis Sullam è ricercatore a tempo determinato in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di storia d’Italia tra Ottocento e Novecento con particolare attenzione per la storia politica, della cultura, degli intellettuali e delle idee; di storia degli ebrei; di storia dell’antisemitismo e dell’Olocausto.

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