Nicola Consanti, on line il video del suo brano a salvaguardia dell’Abbazia di San Galgano

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È online il video del brano “Dichiaro le latrine patrimonio dell’Unesco” del cantautore Nicola Consanti che vuole dar voce, attraverso la sua musica, alla protesta contro la costruzione di un “mostro” edilizio nelle immediate vicinanze dell’abbazia di San Galgano (Chiusdino-Siena), gioiello architettonico della campagna senese:

L’equilibrio paesaggistico che circonda la millenaria abbazia di San Galgano, teatro naturale della manifestazione “Sorella Toscana incontra Sorella Africa”, è minacciato dal piano che prevede, non distante, la costruzione di una centrale a biomasse con una ciminiera alta venticinque metri. Per fermare questo progetto sono state registrate numerose petizioni popolari e ricorsi al Tar, che si pronuncerà in merito il prossimo 26 marzo.
Nicola Costanti sosterrà la lotta contro il deturpamento dei beni culturali italiani con un tour, “Dalla parte della bellezza”, che prevede un serie di incursioni-concerto in luoghi di particolare interesse artistico da salvare e preservare.

Nicola Costanti nasce a Montalcino di Siena e, giovanissimo, entra a far parte del gruppo rock-progressive Air Speed con il quale suona in tutta Italia. Per ben due volte Costanti viene invitato a partecipare alla Rassegna della Canzone d’Autore del Club Tenco a Sanremo, dove gli vengono conferiti il Premio IMAIE come miglior esordiente nel 1998 e il premio SIAE/Club Tenco per miglior autore emergente nel 2003.
Nel 2004 il cantautore viene invitato a esibirsi davanti a Papa Giovanni Paolo II con un estratto dell’opera musicale “Dal basso della terra” e pubblica l’album “Robin Hood si è sposato (e vende la foresta)” uscito per Ala Bianca Records/CGD East West – Warner.
Nicola Costanti, inoltre, è anche autore delle colonne sonore dei film “Dove scorre l’Ombrone” (2012), “Le Comiche” (1990) e “Missione Eroica” (1987).
Dal 2008 è direttore artistico di una tre giorni dedicata alla World Music, che si tiene nell’Abbazia di San Galgano (Siena) e che, dal 2011, prende il nome di “Sorella Toscana incontra Sorella Africa” divenendo un gemellaggio musicale, culturale e sociale tra le due realtà. Il ricavato del concerto di chiusura della manifestazione è interamente devoluto ad un progetto di solidarietà in Burkina Faso.

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